La Voce

In Venezia Analoga cerco giardini segreti e corti nascoste.
Quando questi luoghi mi si palesano, colgo l’occasione per sprofondarmi nella pratica delle mie stranianti meditazioni.
Era estate ed eseguivo la forma 108 nel silenzio della Corte Sconta detta Arcana, la fine invenzione di Hugo Pratt.
Non si può arrivare in questo luogo se non conoscendone l’esistenza ma, anche così, potreste non trovarla. Di sicuro ci sono entrato più volte, ma non sono altrettanto sicuro di esserne ancora uscito.
Dopo la pratica sedetti sul gradino del portone del palazzo vetusto e scrostato alla sinistra dell’entrata alla corte. Viaggiavo pacatamente dentro al mio corpo guidando-guidato dal respiro. Venni riportato all’esterno da un rumore proveniente da dentro il portone alle mie spalle. Un gatto? Una pantegana? Dopo attimi di silenzio emerse da dietro il portone un suono indistinguibile che, poco a poco, si fece voce. Voce di donna. Da prima bisbigli e sussurri scarsamente udibili che divennero comprensibili e non interpretabili se non nel senso che intendevano esprimere. Un’emozione profonda fissò quelle parole nella mia memoria.
“…ascoltami guerriero, ti ho visto eseguire la danza. Le tue movenze…le ho viste…
Ascoltami. Ti ricordo che il mondo non può essere governato che dalla donna. La donna dai grandi occhi incantati che è in tutti noi. I guerrieri che non conoscono la propria anima non potrebbero sopportare il peso di tanto impegno.
Ricordiamolo guerrieri!
Dovrete saperla riconoscere fuori e dentro di voi.
Dovrete saperla riconoscere quando addita la vostra rigidità guardandovi con occhi d’incanto. Quando trapassa l’armatura che vi siete costruiti e che blocca i battiti del vostro cuore.
Quando mostra i limiti che vi costringono e vi ricorda che il guerriero impeccabile è il guerriero che sa cedere. Ascoltate la piccola donna dall’immenso potere che dorme in voi. Dietro quegli occhi batte un cuore di bambina. Muovetevi piano e con estrema attenzione.
E voi, guerriere, ergetevi senza rinunciare alla dolcezza del vostro sguardo. Nutrite questa parte del vostro cuore perché bisognerà essere valorose e tenere, indistruttibili e sensibili, impeccabili e flessibili.
Prestate attenzione.
Avanzate a piccoli passi per essere pronti ai grandi balzi.
Ascoltate le voci, pronti a cogliervi velature e guizzi improvvisi. Non lasciatevi sfuggire la verità.
Visitate gli estremi solo se si riferiscono ad un centro.
Non allontanatevi dal Tao.
Gli occhi incantati delle piccole bambine sono strani perché fanno vincere senza combattere e risolvono i problemi con semplici sguardi.
Proteggete le bambine, perché non sanno cosa ci sia oltre il mare. Solo la grande madre e il cielo lo sanno. Il mondo sarà loro e sarà il mondo della grande madre e delle innumerevoli bambine dai grandi occhi incantati.
Il primo nutrimento dell’essere umano è il latte di donna. Anche questo non dovete dimenticare. Prima o poi dovremo metterci alla prova e per entrare nella Via dovrete confrontarvi con il loro sguardo.
Guardate nella direzione della vita e prestate attenzione ai sussurri e ai fruscii, ai segni sottili, alle brane e alle loro trasparenze. Dovete farlo perché saranno loro, le bambine sacre, a gestire la terra e, se vi accetteranno come sposi, governerete con loro e avrete anche voi grandi occhi.
Grandi occhi incantati…

Sono ritornato alla Corte Sconta. Tutto era come prima ad eccezione del gradino sul quale mi ero seduto, era spostato, così almeno mi sembrò, di qualche metro. Mi sedetti, appoggiai la schiena alla porta, tesi l’orecchio per cercar di cogliere un qualche rumore… niente. Alzai lo sguardo verso le finestre, le imposte erano chiuse. Il palazzo disabitato. Sicuramente.

2 pensieri su “La Voce

  1. complimenti franco,
    emozione e ragione sono soddisfatte,
    solo la musica nelle mie orecchie è stata disturbata da “addita”, quando leggo è come se sentissi una musica e questa nota l’ho sentita dissonante, ma forse lo è volutamente…
    buona giornata

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